Oro argento e bronzo a Margaux

Maggio 12, 2020.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Oro argento e bronzo a Margaux

Oro argento e bronzo. Tre gradi di merito sportivo, tre differenti preziosità a base di metallo. Nello sport tuttavia c’è anche l’asso pigliatutto, uno talmente bravo a cui anche il gradino più alto del podio sta stretto. Oro, argento e bronzo traslati a Margaux e applicati al vino fanno pensare ad uno châteaux che produce un primo, un secondo e persino un terzo vino. Tre vini, tutti a medaglia, capaci per altro di esprimere tre anime di uno stile o persino di un territorio. Château Brane-Cantenac è una delle aziende del genere.

Baron de Brane un star di Margaux, anzi due

 

Un asso pigliatutto che scandisce i tre vini che produce, più avanti vedremo che sono quattro, con etichette molto distinte e riconoscibili. Il primo vino ha infatti un etichetta dorata, il secondo, chiamato Baron de Brane, ne ha una argento e il terzo ha un’etichetta color bronzo. Un podio perfetto, per un’azienda perfetta?  Quasi, almeno così la pensava uno dei suoi proprietari. Prima della storia, un po’ di geografia. Questo château ha sede a Cantenac, uno dei 5 comuni in cui è divisa l’appellazione di Margaux. Ecco la storia. Il Barone di Brane, sia Hector che suo figlio Jean-Maxime, sono stati non solo tra i più famosi proprietari di château Brane-Cantenac, ma anche dei veri e propri personaggi. Hector, ad esempio, acquista château Brane-Cantenac dopo aver venduto un’azienda che oggi corrisponderebbe a Mouton Rothschild.

La rinascita sotto la famiglia Lurton

 

Il figlio Jean Maxime invece, anche per aver portato il Cabernet Sauvignon nel Médoc, si guadagna il nickname di piccolo Napoleone. Château Brane-Cantenac ringrazia e ad entrambi dedica l’etichetta del secondo vino. L’era del Barone de Brane, come stirpe e non come vini, finisce a metà dell’800. Pigiamo il tasto veloce in avanti e arriviamo al 1925. Famiglia Lurton è proprietaria dello château dal 1992 nel particolare con Henri Lurton. Ora un po’ di anatomia. Qui bisogna stare attenti perché il corpo vitato di château Brane-Cantenac è grande, 72 ha: uno dei più complessi a Margaux. Solo nel plateau, la zona più alta, anche se poi di fatto si toccano quota 22 metri, ci sono i migliori ettari  aziendali. Un cocktail di ghiaia e argilla in cui si stringono 7000 piante ettari con 35 anni di media; si arriva anche a 70 anni per le piante di Cabernet Sauvignon. I terreni attorno allo château hanno più argilla e sabbia. La coltivazione da château Brane-Cantenac timidamente, poco più di 10 ha, va verso l’organico, ma anche verso la biodinamica (4 ha).

Molta scelta in vinificazione, qui, significa vini migliori

Come detto tante variabili in vigna, ma anche in cantina. Qui non ci sono materiali migliori di altri ma piuttosto differenti opportunità: vasche di cemento, contenitori tronco conici di legno e acciaio per vinificare vitigno per vitigno, parcella per parcella. Prassi invece consolidata con fermentazioni che non arrivano mai a 30° e malolattica in parte svolta in legno. Nell’affinamento emergono le differenze tra etichetta oro, quella argento e quella color bronzo.

I vini di Château Brane-Cantenac

 

La prima ‘aspetta’ la bottiglia per circa 18 mesi in legno di cui il 70% nuovo. L’argento trascorre un anno in legno, con barrique nuove per un massimo del 20%, solo legno di diversi passaggi al massimo per un anno per il terzo vino chiamato Margaux de Brane, vino il cui blend stravolge la ricetta classica in cui domina il Cabernet Sauvignon, dando invece il gradino più alto del podio al Merlot. I tre vini secondo me non vanno visti esclusivamente in chiave gerarchica, ma secondo diverse espressioni di uno stile e di un territorio. Il quarto vino? Seguendo un nuovo trend della zona di Margaux, nel senso che in tanti cominciano a farlo, ecco il bianco. Quello di château Brane-Cantenac ha come prima annata in assoluto la 2019 ed è composto classicamente da Sauvignon Blanc e Sémillon. Il nome, alla data della mia ultima visita febbraio 2020, è ancora incerto. Certissimo invece la classe di questo château, come dimostrano la gamma vini, il suo modo di lavorare, fattori che lo rendono ancora oggi un vero asso piglia tutto che fa primo, secondo e terzo.

 

Château Brane-Cantenac

Margaux

Visite su prenotazione

Consulente esterno: Eric Boissenot

Secondo vino: Baron de Brane

Terzo vino: Margaux de Brane

Ettari Vitati: 72

In vigna: Cabernet Sauvignon 55%, 40% Merlot, Cabernet Franc 4%, Carmenere 0,5%, Petit Verdot 0,5% (dall’annata 2017 aggiunto al blend)

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