I numeri di Pomerol

La superfice è di 800 ha suddivisi tra oltre 130 produttori. La media ettari di ogni singola azienda è di poco più di 5 (la cantina più grande è Château de Saleshttps://www.chateau-de-sales.com, con 47 ha). Non esiste classificazione per i vini di Pomerol.

Storia di Pomerol

Molto meno sotto la luce dei riflettori rispetto al Mèdoc, almeno fino alla prima metà del XIX secolo. Oggi per ragioni legate alla dimensioni, piccolo fa rima con esclusivo, quest’area ha fatto alzare le antenne a collezionisti e consumatori. Lincremento di fama è stato aiutato da diversi fattori. Tra i più evidenti? Pomerol ha tra le aziende che ‘abitano’ sul suo territorio super cantine come: Pétrus, La Conseillante, Le Pin, Vieux Certan e altre. Alla crescita della notorietà, qui sempre accompagnata dalla qualità, hanno contribuito anche numerose famiglie. Di solito si pensa che Bordeaux sia dominata da grandi gruppi imprenditoriali, fondi d’investimento. Tuttavia a Pomerol sono proprio le famiglie, spesso senza l’aiuto di consulenti esterni a mandare avanti le aziende. Proprio a Pomerol si può parlare perciò di produttori che sono realmente dei vignerons, nel vero senso della parola.

I Terreni

La combinazione più diffusa dei terreni di Pomerol è quella composta da sabbia, argilla e ghiaia. Nella parte ovest della denominazione, per intenderci dove si trova Château Mazèyres, i terreni sono più sabbiosi. Al centro della denominazione i terreni tendono ad avere sabbia su argilla oppure sabbia di ghiaia. Il punto più alto di Pomerol è a poco meno di 40 metri slm. Questa ‘montagna’, si fa per dire, si trova nei terreni di Château Gazin (parte nord est della denominazione affacciata sul confine con Saint-Émilion). La parte migliore, o almeno quella che viene considerata la migliore, si trova sul plateau di Pomerol. Quest’area, geologicamente parlando, è composta da ghiaia molto profonda (circa 3 metri) che sormonta uno strato di argilla molto densa, compatta, arricchita di ossido di ferro (questa conformazione geologica ha il nome di crasse de fer).

I Vitigni

Un tempo quest’area, oggi esclusivamente dedicata alle varietà rosse, ospitava anche per quelle bianche. Sul finire del 1700 tuttavia è avvenuto il ‘cambio di colore’, con il mettere a dimora parecchie piante di Côt e Bouchet (di quali vitigni si tratta lo trovate qui). Sarà soltanto un secolo dopo, in concomitanza con la fillossera che costringerà a ripiantare tutto, che il Merlot sarà il vitigno più piantato. La scelta è stata comunque pensata. I motivi? Diversi, visto che il Merlot si abitua con facilità a molti terreni specie a quelli precoci come quelli di Pomerol. Queste due precocità, di terreno e vitigno, portano il Merlot di Pomerol a brillare in annate in cui le uve maturano presto. Nel caso di stagioni molto più lunghe, la relativamente piccola dimensione delle aziende permette di raccogliere in fretta le uve senza che arrivino in cantina troppo ‘cotte’. La quota di Merlot oggi presente a Pomerol è dell’85%. La seconda varietà in ordine di grandezza è il Cabernet Franc (ad oggi 15%), ma è in continua ascesa percentuale.

Stile dei vini di Pomerol

Il colore dei vini di Pomerol, di solito, è molto scuro. I profumi sono generalmente basati su toni di violetta e frutto scuro, quando il vino è giovane, e da sensazioni di cacao, moka e tartufo, quando il vino ha diversi anni sulle spalle. Sulla capacità d’invecchiamento dei vini di Pomerol bisogna aprire una parentesi. Si dice che il Merlot abbia poca acidità, quindi sia poco incline a invecchiare per molti anni. Tutto falso come dimostrano annate, in molti casi ancora vitali, come 1945, 1947, 1949, 1952, 1961, 1964, 1970, 1971, 1975, 1982, 1989. A questo i Pomerol aggiungono il vantaggio di essere più approcciabili, specie a chi non li conosce, anche se stappati da giovani. Ovviamente la descrizione dell’inizio non vale per tutti i Pomerol. Ce ne sono alcuni molto sottili e delicati, ad esempio quelli prodotti su suoli sabbiosi, altri invece, grazie a una discreta quota di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon risultano leggermente più simili ai vini della riva sinistra.

Altre curiosità su Pomerol

Nonostante le piccole dimensioni dell’appellazione biologico e biodinamico sono ancora relativamente poco diffusi. L’azienda che ha più ettari certificati bio è Château Beauregard; tutta biologica. Se mai vi venisse voglia di spostarvi a Pomerol per provare a fare vino, sappiate, qualora qualcuno vendesse qualche ettaro, il prezzo per questa porzione di terreno, di media, si aggira sul milione e mezzo di euro.

Categories: Bordeaux, Bordeaux vino

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