In Italiano sarebbe Cantina Pasquale, mica uguale, mica figo come in francese. Chai Pascal tuttavia è un locale piccolino, 30 coperti, che s’incontra salendo dalla parte sud di Saint-Émilion, oppure scendendo dal centro. Qualche posto per l’auto, lungo la strada, a pagamento.
All’interno il locale più che cantina sembra un bistrot, con tavoli piccoli, sedute essenziali e mise en place senza fronzoli. Le bottiglie non invadono la sala, chiaro segno -anche la lunghezza della carta vini mi dà ragione- che il bere non sarà il protagonista. Se pensate però che la mancata corrispondenza con la parola cantina trasformi Chai Pascal in un fake per turisti, vi sbagliate. Qui si viene per mangiare.
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