Città piccola ma due chiese con una grande storia

Le chiese a Saint-Émilion? Sono due, entrambi belle, entrambi grandi. Due chiese in così poco spazio, Saint-Émilion si gira a piedi in poco meno di due ore andando piano, possono sembrare tante. Tuttavia bisogna sapere che la cittadina, spesso in passato, ha sempre avuto un forte sentimento religioso.

Chiesa Monolitica

Partiamo dalla chiesa monolitica. Una costruzione imponente che viene eretta per celebrare il luogo in cui ha vissuto tutta la sua vita saintemilionesca, Aemilianus. Un eclettico, visto che è stato santo, eremita e tanto altro. All’inizio abita in una specie di grotta scavata nel calcare, materiale tipico della zona di Saint-Émilion. Dopo la sua morte gli abitanti della cittadina iniziano a scavare la grotta, facendola diventare la chiesa monolitica medioevale più grande d’Europa. Dal 1999 è iscritta, insieme ai vigneti della zona, tra il patrimonio dell’Unesco.

Storia della chiesa monolitica, passato burrascoso

La costruzione della chiesa ha richiesto molto tempo. Notevole comunque immaginare come ‘dandoci’ solo di scalpello sia venuta così grande: è lunga poco meno di 40 metri. Come scritto nel titolo la storia è piuttosto burrascosa. Nel 1300 viene decorata con pitture, viene poi distrutta nel 1500, ripristinata e poi spogliata di quadri e suppellettili dopo la rivoluzione francese, viene infine ristrutturata nel XX secolo.

Cosa trovate dentro alla chiesa monumentale di Saint-Émilion

La chiesa, tra l’altro visitabile solo su prenotazione telefonando all’ufficio del turismo, è grande, affascinante, anche se piuttosto spoglia. Diciamo che l’interno è comunque molto suggestivo, specie pensando agli esordi. Di fatto questo luogo è stato poco più grande di una grotta, mentre oggi è un monumento molto imponente, per altro affiancato da un campanile altrettanto grande. Se ci salite in cima, dopo una scarpinata di poco meno di 200 gradini, godrete della vista più bella di Saint-Émilion.

Avevamo detto due chiese a Saint-Émilion

Il secondo monumento ecclesiastico della città si vede subito arrivando a Saint-Émilion. Si tratta della chiesa collegiale. Un po’ gotica, ma ancora romanica, questo fa intendere che probabilmente la sua costruzione definitiva ha richiesto tempo. Ci hanno abitato i canonici di Sant’Agostino. Lo stile dell’interno è sobrio, con belle vetrate colorate che in estate restituiscono all’ambiente interno, una maggiore vivacità. Da una delle porte laterali della chiesa collegiale si accede al chiostro, bello grande, in cui viene ospitato un dipinto su legno, di epoca recente, intitolato l’apocalisse, realizzato da François Peltier.

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