Come nasce e come è il locale che infiamma Bordeaux
Posto giusto, posto storico, fondato da Jean Pierre Xiradakis che lo aprì nel 1968. Credo che proprio di recente il fondatore abbia venduto ai dipendenti, ma sarebbe da folli cambiare qualcosa a un locale del genere. La Tupina –vi prego niente battute o storpiature del nome- da fuori ricorda le taverne mediterranee. Quelle con tavoli stretti ma accoglienti e i colori di un blu che ti riporta al quello dell’Egeo. All’entrata due porte consecutive, perché a Bordeaux, in inverno, si battono i denti per il freddo e per il vento. Dentro tutto cambia. Fuoco, fiamme, una carnalità esibita, esposta. Roba vera, roba forte, dove la cosa meno cruenta è un pezzo di manzo in bella vista vicino all’entrata. Il resto sono interiora secondo mercato, come animelle (si tratta di una ghiandola di vitello chiamata timo) e rognoni (i reni), e vari paté di carni miste, cacciagione compresa. Infine lui. Alla Tupina niente chef o cuoco, ma mangiafuoco.
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