Se cercate la migliore brasserie di Bordeaux? Le Quatrième Mur (letteralmente il quarto muro) potrebbe essere un indirizzo buono. Le Quatrième Mur occupa una parte del teatro dell’Opera di Bordeaux e viene definito come brasserie, anche se, di solito, un locale del genere dovrebbe avere a che fare con birra e cibo semplice. Fa niente ci sono abituato, anche da noi, in fondo, le osterie, dietro insegne pop, nascondono spesso prezzi top, alle volte anche un po’ trop. A Bordeaux di locali chiamati brasserie ce ne sono tanti. Al Le Quatrième Mur, al di là della qualifica le premesse invogliano la prenotazione. Su tutte quelle legate alla cucina, guidata da Philippe Etchebest, un omone con faccia da duro, mani d’oro, già chef bistellato. Due anche le sale del locale, una piccola per cucina monostellata e una, la brasserie vera e propria, più grande, con tavoli vicini, stucchi alle pareti, bei lampadari, tovaglie bianche e stoviglie classiche.

Diritto di tappo e cortesia, non pervenuti

Il tutto esaurito, non ti esaurisce, nonostante ci siano molte persone che parlano contemporaneamente – i soffitti alti aiutano- mentre manda un po’ in bambola il servizio. Ragazzi giovani che si alternano al tavolo con altrettanti atteggiamenti. Ora si aspetta molto ora si viene pressati più e meglio della metro nell’ora di punta. Nessun problema se in un locale del genere mi chiedono più volte il tipo di acqua che desidero, ma fa strano che tutto si trasformi nel suo contrario rispetto al vino. Di ritorno a Bordeaux, dopo una visita a Cheval Blanc, l’enologo della cantina mi regala la bottiglia di 2009 stappata in occasione della degustazione, suggerendomi di berla a cena. Dopo essermi accomodato in questa brasserie, chiedo se e come posso consumare la bottiglia in alternativa ad una pescata dalla carta vini del locale, per altro non fornita dell’etichetta in questione.

A tu per tu con la sommelier de la Quatrième Mur

Le soluzioni possibili? Tante, dal diritto di tappo* al bicchiere offerto al sommelier, fino a varie ed eventuali. No, niet, nein a tutte le richieste. Mi guardo intorno e sono ancora nella brasserie di Bordeaux e non in un multistellato. Non mollo e propongo di acquistare una bottiglia, non certo la più economica, dalla carta. Dopo un lungo passaggio di competenze tra i piani gerarchici di questa brasserie, arriva la proposta della mega manager. Giovane d’età, ma con fare da presidente galattico di Fantozzi, mi propone: caro cliente ti bevi la tua bottiglia, ma alla cifra di 150 euro. Accetto, nel senso di spacco in due con l’ascia la carta di credito, tanto non potrò più utilizzarla causa dissanguamento del conto in banca, pago e offro un calice alla manager che, dopo circonvoluzioni del bicchiere seguite dall’assaggio conclude: ‘buono, anche se è giovane’. Chiudo il cassetto delle ovvietà e mi appresto a godere di una serata che sarà centrata su vino e cibo, con buona pace del resto. Le opzioni non debbono comunque essere la forza del Le Quatrième Mur, visto che la carta prevede un solo menù del giorno, da cui selezionare una portata per ogni categoria: antipasti, piatti principali e dolci.

Piatti del Le Quatrième Mur

Fresco, colorato e con differenti consistenze il carpaccio di vegetali e frutta, arricchito da chorizo e cozze. Tra i piatti principali il maialino è molto buono, grazie a un mix tra il croccante e lo scioglievole della carne, completato da seppia, bella al dente, e una polentina di granturco che addolcisce leggermente il piatto. I dolci mostrano pochi elementi, ma impiattati con estro. Al Le Quatrième Mur si spendono 51 euro, con quell’euro in più che non sai cosa ci stia a fare (a pranzo la cifra scende e si mangia con 35 euro). In chiusura ripongo la domanda dell’inizio.

In conclusione?

Brasserie a Bordeaux? Il giudizio positivo su le Quatrième Mur, specie rispetto ad ambiente e cucina non muta. Il deficit di accoglienza tuttavia penalizza parecchio. In un mondo che non cena fuori per fame, ma piuttosto per vivere un’esperienza, anche quella disimpegnata come quella di una brasserie, il non sentirsi realmente accolti guasta, almeno per me, tutto quanto.

 

Le Quatrième Mur

2 Place de la Comédie Bordeaux

 

 

*il diritto di tappo è una grande invenzione di derivazione anglosassone per cui, a patto di non portare vini da discount, si può consumare il proprio vino al ristorante, con il solo sovrapprezzo del bicchiere o dei bicchieri che si utilizzano.

Categories: Bordeaux, Dove mangiare

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