Dove mangiare a Saint-Émilion? Al Logis de la Cadène

Agosto 7, 2020.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Dove mangiare a Saint-Émilion

 

Dove mangiare a Saint-Émilion? Con il Logis de la Cadène vi consiglio anche dove dormire, visto che il ristorante è collegato ad un hotel che porta il suo stesso nome. Le due strutture, seppur separate fisicamente, sono nel centro di Saint-Émilion. Il ristorante, per la precisione, è a metà di una ripidissima salita o discesa, dipende da dove la prendete, con sassi levigati dal tempo. Il rischio di sedarata dovuta a scivolosità del fondo è altissima, specie dopo un’intensa pioggia. Il ristorante Logis de la Cadène è preceduto da un il delizioso cortiletto, con tanto di pergolato, che fa da cornice ai tavoli durante i mesi estivi. C’è anche una stella, assegnata da quelli dei battistrada, che all’entrata vi fa capire che qui si dovrebbe mangiare piuttosto bene. Dentro al locale? Alcune salette, con tavoli ben distanziati. Dentro al menù? Piatti stagionali, serviti su belle stoviglie, anche se il tavolo non ha tovaglia; cosa che personalmente non amo.

Punti forti e punti deboli del Logis de la Cadène

A Bologna, mia città natale, si dice ‘piuttosto che niente è meglio piuttosto’. Qui infatti mi accontenterei anche di una tovaglietta ammmerrecana, rispetto al nulla su cui sono poggiati piatti e posate, ma come non si giudica un giocatore da come calcia un rigore, non lo si fa neanche con un ristorante rispetto al tovagliato. Tornando al menù la mia vista coincide con una carta che prevede sia carne sia pesce. Punti forti? I piatti, ma ne parlo qualche riga più in basso. Punti deboli? Uno, ma bello grosso. La carta intesa con piatti in libera scelta non è prevista, quindi solo menù e solo per tutti i componenti del tavolo.

Menù-Carta: 1-0

Per carità roba già vista in altri stellati, ma da tempo non la gradisco più di tanto, specie nei locali monostellati. Alcuni potrebbero dire che fare un menù equivale a compiere un percorso gastronomico. Il discorso potrebbe andare bene per un tre stelle Michelin…. Al di là di tutto comunque ritengo che la visita ad un ristorante debba essere vista come una passeggiata e non necessariamente come una maratona. Un momento in cui è bello godersi, oltre al cibo anche l’atmosfera, la discrezione e la simpatia del servizio, i commensali e tanto altro. Insomma non sempre ho voglia di investire tutte le energie mentali e gastriche sulla qualità del cibo. D’altra parte non voglio neppure, con questo pitone, diminuire il valore del Logis de la Cadène. Per questo vi dico subito che i piatti sono buoni.

Cosa si mangia al Logis de la Cadène

Lo so, parlare di piatti buoni è un giudizio troppo soggettivo ma al tempo stesso troppo vago. Diciamo allora che il ristorante Logis de la Cadène vale la stella vale. Belli e buoni gli amouse bouche, al secolo le cosine che vi portano di default, all’inizio del pasto. Piatti di pesce coreografici, ma tranquilli il sapore non latita, come nel caso del baccalà con crosta di nero seppia, verdure belle e croccanti e una salsa aioli, delicata ma saporita insieme.

Come è il piccione del Logis de la Cadène

Come è il piccione del Logis de la Cadène? Molto Buono. Purtroppo manca la foto, perché è un piatto talmente riuscito che mi sono concentrato sulla mandibola. Per compensare, cerco di essere dettagliato. La ricetta sulla carta recita piccione Marie Le Gunen cotto in 3 modi (il nome di riferisce a un noto allevamento di volatili vicino alla Dordogna, quindi locali). La sequenza prevede petto arrosto, coscia confit e spring roll di interiora. Il petto, solitamente a rischio secchezza, supera la prova del boccone, sfoggiando pelle croccante e petto succoso. La coscia è bella fondente; vorrei vedere con 7 ore di cottura confit ovvero in olio a temperatura bassa, per capirci una specie di bollitura in olio. Involtino solo buono, perché il ripieno ha sapore, ma consistenza assente, quasi liquida. In accompagnamento sedano rapa affumicato. Dolci coreografici e leggeri anche quando il protagonista è il cioccolato.

Servizio e Carta Vini Logis de la Cadène

Servizio stellato, molto accogliente e non troppo pressante quindi promosso a pieni voti, anzi forse la sala merita un voto più alto persino della solida cucina. In estate il terrazzino prima dell’entrata offre una cornice ideale per un sigarino (essendo in Francia consiglierei un Quai d’Orsay, marca cubana nata proprio per il mercato francese, con sigari leggeri, ma molto aromatici). La carta degli spirits inoltre qui non è male. Dopo il dove mangiare a Saint-Émilion vi dico anche cosa bere. La Carta vini del Logis de la Cadène è molto buona. Tra le numerose proposte la parte del leone la fanno -ovviamente- i vini di Bordeaux, serviti con il Coravin, aggeggio che mantiene il vino come se fosse appena stappato. Questo fa sì che anche le etichette importanti siano disponibili a bicchiere sia sul bianco sia in rosso.

Per i menù i più convenienti sono quelli del mercato a meno di 40 euro ma occhio perché ci potrebbero essere delle limitazioni nei giorni in cui viene servito. Molto conveniente, anche rispetto alla qualità, quello in 3 portate a 70 euro.

Consigli dalla carta vini Logis de la Cadène

Molti vini di Château Angelus (Premier Grand Cru Classé A nella classificazione vini di Saint-Émilion), anche perché questo château è proprietario del Logis de la Cadène. A bicchiere consiglio il secondo vino dello stesso Château, chiamato Carillon d’Angelus a 40€. In carta tante bottiglie interessanti, con bella varietà tra i top châteaux di ogni riva. Spulciando ci sono tante cose persino convenienti come: Château Branda a 40 euro e Château Haut Bergey (di solito fanno meglio i bianchi ma anche questo vino rosso vale) Cuvée Paul. Al Logis de la Cadéne c’è anche una formula light a pranzo. Questo è assolutamente un posto da godersi di sera.

 

 

Logis de la Cadène

3 place du marché au bois

Saint-Émilion,

https://www.logisdelacadene.fr

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