Il miglior ristorante di Bordeaux

Agosto 18, 2020.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

La Grande Maison di Bernard Magrez

Vi dico subito che il miglior ristorante di Bordeaux si chiama La Grande Maison. Per capire tuttavia la grandezza di questa ‘casa’ (in francese maison) dovete far riferimento a colui che ha voluto questo ristorante con camere: Bernard Magrez. Bernard Magrez è un grande. Non è uno chef, non è nemmeno un albergatore, tuttavia Bernard Magrez è il proprietario di diversi châteaux. Ne possiede un sacco in giro per Bordeaux. Roba grossa, specie rispetto alla qualità, visto che stiamo parlando di Château Pape-Clement a Péssac-Leognan, Château La Tour Carnet nell’Haut Médoc, Château Frombauge a Saint-Émilion e dulcis in fundo, in tutti i sensi, Clos Haut Peyraguey a Sauternes. Tornando a la Grande Maison il suo palmares vanta 5 stelle per l’hotel e due stelle, si chiamano così anche se in realtà sono più simili ai fiorellini come potete vedere nella foto che segue, Michelin per il ristorante.

Dove è e come è l’interno de la Grande Maison Bernard Magrez

Per il miglior ristorante di Bordeaux non ci si deve spostare troppo dal centro città. In mezzo case in stile, tutte piuttosto simili tra di loro, si trova la Grande Maison. L’aspetto è quello di una bella villa neoclassica con un po’ di giardino, anche quello bello curato. Saliti alcuni scalini l’ingresso introduce a una scala che porta alle camere e, ai lati, a due sale: una grande a destra e una più piccola a sinistra. Eleganza è classica, senza essere troppo artificiosa e spocchiosa. L’atmosfera è elegante, ma comunque accogliente. Se la Grande Maison è merito di Bernard Magrez, suo ristorante è merito dello chef: Pierre Gagnaire.

Divagazione sul cuoco del miglior ristorante Bordeaux

Pierre Gagnaire è uno dei migliori chef di Francia, e del mondo. Non è giovane, ma è molto contemporaneo, da sempre, per quel suo saper mixare basi solide di cucina tradizionale francese, con accenti, per certi versi ugualmente nazionali, visto che la Francia  è stata una delle potenze coloniali più importanti al mondo, come le spezie. L’essere eclettico tuttavia può essere accostato a molti chef di cucina contemporanea. Per farvi comprendere meglio quanto Pierre Gagnaire è eclettico, contemporaneo, anticonformista e tanto altro, bisogna tirare in ballo Platini. Proprio quel Michel Platini: il calciatore. Non quello della Juventus già affermato, forte, in una squadra forte, Pensiamo al Platini dei ‘verdi’ soprannome di quel Saint-Étienne che oltre ad essere una squadra di calcio molto forte negli anni ’80 è  anche la città natale di Pierre Gagnaire. Platini come Pierre Gagnaire qui si fa le ossa sino a diventare grande tra grandi. A Saint-Étienne entrambi maturano per altro un proprio stile, di gioco l’uno e di cucina l’altro. Tutti e due fanno e pensano in maniera diversa rispetto ai rispettivi ‘colleghi’. Le roy, ad esempio, porta trasgressivamente la maglia fuori dai pantaloncini, ma porta la palla con eleganza, quasi danzasse al ballo delle debuttanti, anche quando il campo di gioco assomiglia di più a uno di patate, piuttosto che a quello di un grande tempio del calcio. Gagnaire? Uguale, per quel suo saper cucinare in maniera sempre diversa, leggera di calorie ma non di gusto, alle volte addirittura imprevedibile. Gagnaire spadella piatti dallo stile sempre inafferrabile, anche rispetto ad altri mostri sacri della cucina francese come: Veyrat, Bras, Passard ecc….

Cosa si mangia a la Grande Maison Bernard Magrez

Pierre Gagnaire qui è rappresentato, non poteva essere altrimenti visto che ha diversi ristoranti in giro per la Francia, da Denis Le Bras. Nella carta del miglior ristorante di Bordeaux ci sono solo due menù. Lo so, avete letto che non sempre li amo, come scritto nel reportage sul Logis de la Cadène. Qui tuttavia le cose cambiano, perché oltre all’eclettismo Pierre Gagnaire, la Grande Maison ha studiato un percorso gustativo molto articolato, che sazia ma non stucca, per altro corredato da charme di luogo e discrezione di servizio. In primavera, data della mia ultima visita, ho assaggiato preparazioni di grande freschezza con sensazioni balsamiche che sono derivate dall’utilizzo di spinaci, asparagi ed erbe aromatiche. Le spezie, altro cavallo di battaglia dello chef qui sono servite a dare spessore ai piatti, leggeri ma senza arrivare all’etereo o all’evanescente. Incredibile la selezione di amouse bouche per varietà, sapore e colori. Saltando alla fine del menù più ampio si arriva ad una carne con frutti rossi con voglia e non con fatica, mandibolare o mentale che sia. Questo, come detto, è un altro punto a favore della cucina de la Grande Maison.

Piatti da vedere

Ma gli altri piatti direte voi? Non ve li descrivo, ma ve li faccio vedere. Ve li mostro per altro senza filtri, senza luci che li valorizzino. Guardateli attentamente e ditemi se, come diceva Gualtiero Marchesi, un piatto bello veramente è anche buono. Sulla bellezza lascio a voi il giudizio, sulla bontà lasciatelo, ed è super positivo, a me. In fondo se l’amore è anche colpo d’occhio, qui c’è davvero da perdere la testa.

Carta Vini del Miglior Ristorante di Bordeaux

 

Ovviamente parte del leone sia per l’offerta a bicchiere sia per le annate presenti in carta la fanno i vini di Bernard-Magrez. C’è ovviamente anche tanto altro sia di Bordeaux sia di altre zone della Francia. I prezzi lo dico subito sono alti o meglio sono da bistellato e se considerate che la Grande Maison è comunque l’unico due stelle in città……Bella selezione anche di distillati, anche se manca, per i più viziosi, uno spazio dove consumarli in comodità al di là del  proprio tavolo.

 

La Grande Maison in cifre

 

Dal mercoledì al venerdì ci sono due offerte per il pranzo con 2 o 3 portate, rispettivamente a 60 e 80 euro. Per la cena i menù degustazione sono due, chiamati rispettivamente Symphonie e Poeme contano di 6 e 4 piatti e sono proposti a 195 e 145 euro, ovviamente senza bevande.

 

La Grande Maison Bernard-Magrez

10 Rue Labottière Bordeaux

https://lagrandemaison-bordeaux.com

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