La storia di uno Château tenace

Château Belgrave si trova nell’Haut Médoc, zona molto ampia, che si estende a nord di Bordeaux per oltre 4000 ha. Nonostante la location decentrata rispetto ai comuni più blasonati, Château Belgrave occupa la posizione di quinto cru nella classificazione del 1855. Il simbolo Château Belgrave è un furetto. Un animale simpatico alla vista, ma feroce nella realtà. Caparbio, furbo con denti aguzzi come pugnali, il furetto è stato usato, specie in passato, nella caccia. Infatti quello che oggi è considerato lo château di Château Belgrave,  un tempo era una casa di caccia. Dopo il significato simbolo, quello del nome. Quando sono state costruite le fondamenta del castello, sono stati trovati dei ‘belle grave’, letteralmente dei bei sassi. Oggi questo château, ostinato e dinamico come il simbolo che lo rappresenta, se andate avanti a leggere capirete il perché, appartiene a Dourthe, società proprietaria anche di altri châteaux.

Vigne, studio su di esse e gestione green

L’Haut Médoc come detto è un’area lunga e stretta. Château Belgrave si trova nella parte sud di questa zona, quasi al confine con un’area molto famosa e prestigiosa: quella che fa capo al comune di Saint-Julien. La natura se ne frega dei confini stabiliti dall’uomo, per questo qui ritroviamo in gran parte terreni di Saint-Julien. In totale gli ettari di Château Belgrave sono 59. Parti pianeggianti (ghiaia fine e argilla), come sapete le altitudini non sono tipiche di queste parti, ma alcuni rilievi caratterizzati da ghiaia profonda (qui abbiamo una densità di piante per ettaro maggiore). In generale il Merlot è collocato nelle parti in piano, mentre il Cabernet Sauvignon sulle alture. La tenacia del simbolo –come detto il furetto- si percepisce qui nel voler mettere a frutto gli studi molto approfonditi sulla zonazione dell’azienda. Oltre a questo Château Belgrave ha voluto affiancare a questo studio una gestione ‘green’ del proprio far vino ottenendo la certificazione Terra Vitis e il livello tre dell’HVE, il riconoscimento più alto per il rispetto dell’ambiente.

Cantina

Anche qui ostinazione nel voler fare tutto il meglio possibile. In cantina vinificazione per parcella in contenitori di acciaio di differenti capacità. Nessuna pompa, perchè tutto qui è lavorato per gravità, aspetto che stressa meno il mosto. L’estrazione non è estrema e così l’invecchiamento in barrique. Lo dimostra l’utilizzo di 1/3 di legno nuovo per il primo vino, per un periodo relativamente breve, tanto che, di norma, si supera a mala pena l’anno. Come il furetto, come detto simbolo dello château, è utilizzato nella caccia, il legame venatorio continua anche con il nome del secondo vino di Château Belgrave (Diane de Belgrave), dedicato a Diana, dea della caccia secondo i romani. L’ostinazione a fare solo il meglio torna anche nella selezione delle botti, con ben 10 bottai diversi, perché in fondo le sfumature che si avvertono nel vino arrivano anche dalla cura di questi dettagli.

Stile Château Belgrave

 

L’idea di vino di Château Belgrave è andata ostinatamente verso una leggerezza che si manifesta in particolar modo grazie a un fattore non così scontato, specie a Bordeaux, specie sulla riva sinistra, come la bevibilità. Ovvio che tutti i vini la possiedono, ma qui si vuole che il vino la manifesti anche quando è giovane. I tannini sono equilibrati anche quando il vino è giovane e così il frutto, l’acidità e il corpo. Qui si preferisce che il vino invecchi già in equilibrio piuttosto che abbia degli spigoli che il tempo arrotonderò, anche se non se ne conosce il quando e il come. Il risultato è quindi un vino, in particolar modo il primo, che ha un frutto in bella vista, sommato a texture stratificata, ma senza troppe sovrapposizioni di strati, che attorno alle bacca nera tesse dettagli sapidi e speziati insieme. La Diane de Belgrave ha un frutto leggermente più morbido ma sempre fresco e scrocchiarello.

 

 

Château Belgrave

Comune-zona: Haut-Médoc

Quinto cru (fifth growth) secondo la classificazione del 1855

Manager: Bertrand Delavelle

Consulente esterno: Rolland Laboratoire

Secondo vino: Diane de Belgrave

Ettari vitati: 59

In vigna: 46% Merlot,% 46% Cabernet Sauvignon 4% Petit Verdot, 4% Cabernet Franc.

 

 

In Italia i vini di Château Belgrave sono distribuiti in esclusiva da Balan

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