Château de Rouillac Blanc

Agosto 9, 2021.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Partiamo dal vino

Partiamo dal vino, quindi dalla fine. Il primo vino bianco di Château de Rouillac, ne fanno anche un secondo con piante più giovani chiamato Dada, segue le stesse proporzioni del vigneto (Sauvignon Blanc per un 70% poi Sémillon e infine Sauvignon Gris). Siamo a Pessac-Léognan quindi anche le uve bianchi sono importanti visto che qui si può essere classificati sia per i bianc tuttavia dei 36 ettari a disposizione di questo château pochi ettari sono dedicati al bianco. Come detto la ripartizione dei vitigni in vigna è la stessa anche nel vino. In cantina Château de Rouillac Blanc fermenta in legno, non subisce fermentazione malolattica e poi affina in legno, un terzo è nuovo, per circa 10 mesi.

Château de Rouillac Blanc: l’assaggio

La 2019 è stata un’annata calda, che ha visto alcune varietà essere raccolte in anticipo per preservare aromi, acidità e non alzare troppo il grado alcolico complessivo del vino.  Château de Rouillac Blanc in versione 2019 è un vino molto diretto, oltre che ricco di sensazioni. Evidente il profilo fruttato pesca bianca e pompelmo che si mescolano a una vena tropical di frutto della passione e lychee. Non mancano le tipicità delle varietà principali con erbe aromatiche e qualche morbidezza di miele. Spezia leggera nel finale. Per i patiti delle classificazioni e dei punteggi un vino da 88/100 ma che in abbinamento con il piatto giusto può vedere alzata la propria votazione.

Château de Rouillac: la storia

L’azienda ha una storia molto antica. Nasce infatti nel XVII secolo. Tra i proprietari di Château de Rouillac si contano personalità appartenute alla politica locale e nazionale. La personalità più di spicco tuttavia è stato Georges Haussmann, detto barone Haussmann. Persona eclettica da definire in poche righe. Si tratta tuttavia di colui che ha dato a Parigi l’eleganza, la razionalità e il gusto, che ancora oggi possiamo ammirare. È stato proprio il barone Haussmann, su incarico di Napoleone III, a tirare fuori Parigi dal medioevo estetico, consegnandol alla modernità. Per certi versi anche Château de Rouillac conserva le stesse caratteristiche del gusto estetico del barone, con aree per la vita comune e aree, più razionali, legate al lavoro.

Château de Rouillac Oggi

 

Oggi il castello rivive, e con lui i vini come dimostra una qualità in ascesa, una seconda giovinezza. Il merito va a una famiglia molto unita: i Cisneros. Il capofamiglia, ex sportivo, giocava a calcio con Zinedine Zidane, da un’impresa di famiglia si getta a partire dal 2009, in questa nuova avventura del vino a Pessac-Lèognan.

Categories: Bordeaux, Bordeaux vino

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