Domaine de Chevalier Red 1988

Agosto 19, 2021.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Domaine de Chevalier e lo château?

Anche se in etichetta non c’è scritto château, Domaine de Chevalier è uno château a tutti gli effetti. Fosse anche solo perché castello chiama cavaliere (chevalier). Domaine de Chevalier è una delle aziende migliori di Pessac-Lèognan, riva sinistra, in generale. Fanno vino bianco e vino rosso e per entrambi sono classificati. Una caratteristica comune a entrambe le tipologie? l’eleganza. Quella di un cavaliere la cui nobiltà non arriva esclusivamente dal titolo, ma dal lavoro quotidiano votato alla qualità, quella estrema. La famiglia Bernard, una potenza nell’alcol per uso industriale, è proprietaria qui da tanti anni. La loro ricetta per dare risalto all’azienda, grazie ai vini  è semplice: lavoro, lavoro e ancora lavoro.  Il loro motto qui è ‘non smettiamo di certo alle 5 del pomeriggio’. Per carità il merito va anche al luogo, unico. Ma di questo ve ne parlerò al ritorno dalle vacanze.

Domaine de Chevalier: il vino rosso

 

In generale la parte percentualmente dominante di Domaine de Chevalier Rosso, parlo del primo vino quindi di quello più importante, è merito del Cabernet Sauvignon, siamo oltre il 60%. Oggi non manca una percentuale molto alta, quasi il 10%, di Petit Verdot (apporta tannino molto robusto ma in grado di accompagnare bene il vino negli anni di affinamento in bottiglia). Le informazioni che vi sto per dare circa la vinificazione e i tempi di affinamento in barrique sono da riferirsi ad un’annata media. In casi di annate molto fredde o molto calde i valori possono cambiare, ma solo per permettere all’annata di esprimersi al meglio. Il vino nasce da una macerazione che non dura mai più di una settimana. Poi fermentazione alcolica, qui la effettuano in acciaio, stando attenti a non estrarre troppo con l’estrazione. Assemblaggio a gennaio e affinamento in legno per al massimo 2 anni, con al max un 60% di legno nuovo.

Annata 1988

 

Annata buona, in alcuni casi anche molto buona, forse un po’ compressa tra i due millesimoni 1989 e 1990. Come è andata in realtà la stagione? Inverno mite e primavera umida hanno spinto molti all’attenzione. Questo si è tradotto in trattamenti e qualche raccolta anticipata per evitare muffe e infezioni.  Nonostante questo alcuni dei migliori esemplari di questa annata secondo me, parlando della riva sinistra, sono proprio a Pessac-Léognan, ma………

Domaine de Chevalier Rosso 1988

…..ma tra questi non figura il vino di quest’azienda, che rimane buono, ma non molto buono, come invece accaduto, secondo me, per altre aziende. Sia chiaro il giudizio non si basa su un solo esemplare. Oltre a questo il vino in questione, per gli manati del punteggio si guadagna un bel 91+/100. Tuttavia il vino, la sua piacevolezza e la sua armonia non decollano mai, rimanendo un po’ imprigionati ad un sapore di note salmastre, mescolate a spezie. Il risultato ricorda, specie al naso, quelle marinate per la carne o per il pesce, in cui l’esotico si mescola all’animalità della carne cruda. Il resto del vino è invece piuttosto classico, con frutto rosso e una nota di torrefazione che si distende, nel finale, manifestando una sensazione quasi legnosa davvero elegante. Acidità piuttosto elevata e tannino ben amalgamato.

Categories: Bordeaux, Bordeaux vino

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