Château Meyney vino

 

Annate Château Meyney vino: 2020, 2018, 2017, 2011

Uvaggio: Cabernet Sauvignon 6o% Merlot 30%, Petit Verdot 10%

Punteggio:

2020 90/100

2019 91+/100

2018 92/100

2017 89/100

1990 89+/100

 

Nota distintiva: spezie ed erbe aromatiche verdi

 

Abbinamento con Château Meyney vino

Carne di manzo. Il taglio lo scegliete voi, ma la cottura va fatta sulla brace. La semplicità della preparazione, solo apparente perché selezione della carne e attenzione nella cottura richiedono competenza, meritano un vino diretto, molto godibile sia che si voglia aprire un’annata giovane sia che si desideri abbinare un’annata vecchia. Château Lafon Rochet risulta convincente in entrambi i casi.

Cosa sarebbe se non fosse un vino…….

 

Un sigaro…..uno di carattere, alle volte anche di grande impatto. Quindi un italianissimo Toscano basato sul tabacco Kentucky. Il paragone in questo caso non si basa solo sul carattere, l’indole, tanto del vino quanto del sigaro, ma anche su alcune note comuni a questi due elementi. Si tratta delle note di verdi e balsamiche che ricordano il tabacco ma anche un ricco bagaglio speziato che si ritrova nel primo vino di questo château.

 

Degustazione

 

Château Meyney 2020

 

Vino dall’espressione molto nitida e per nulla timida. Naso e sorso triangolano su tre grandi temi. Quello del frutto dark, della speziatura verde e balsamica e quello dell’inchiostro. In bocca nel finale si aggiunge un tannino bello pimpante che accompagnerà il vino per diversi anni assicurandogli, per altro, lunga vita.

 

Château Meyney 2019

 

Annata classica con il 10% di Petit Verdot che specie al naso esercita una discreta influenza. Il frutto è rosso anche se non manca una parte di bacche più scure comunque mai troppo morbide. Qui si richiama soprattutto la ciliegia scura. Non mancano, sia al naso sia in bocca, tonalità di pepe, sia verde sia nero, menta e tabacco fresco.

 

 

 

Château Meyney 2018

 

Profumatissimo ma con un dark side ad oggi (2022) molto pronunciato, insieme ad una sensazione di legno. Al naso garrigue, quella che in Italia si chiama ‘macchia mediterranea’. È una sensazione resa molto fedelmente da questo vino. Si mescolano foglie verdi arse dal calore, lavanda ed altre piante aromatiche. In bocca si aggiungono anche sensazioni di mora e goudron.

 

Château Meyney 2017

 

L’annata fresca rende il vino sottile ma non magro. La parte floreale di lavanda si somma a un frutto succoso, mai apertamente aspro, in quanto maturo, che ricorda il cassis. Il sorso, come detto snello, si completa con una sensazione mentolata e speziata (pepe verde). Tannino pepato.

 

Château Meyney 1990

 

Colore ancora brillante (stappato nel 2022). Consumato 5 ore dall’apertura, ma decanter free. Naso oscuro con china, inchiostro, elicriso (un fiorellino giallo che si trova vicino alle spiagge e che ricorda l’odore della liquirizia) e un frutto succoso, nero e maturo. Bocca asciutta, con discreta struttura e un tannino pepato che dona sollievo al palato impegnato in un abbinamento con questo piatto succulento.

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