Château Latour Martillac

C’è una torre, ci sono uve bianche e uve a bacca rossa. C’è soprattutto una famiglia, I Kressmann, che da 4 generazioni non smettono mai di rinnovare e migliorare questo château che ha sede a Martillac, nel sud della denominazione.

 

Storia

 

Di fatto la storia dello château va di pari passo con quella della famiglia Kressmann. Tutto comincia con la vendita di vino grazie ad Edouard. I Kressmann sono originari di un piccolo paese che oggi si trova in Polonia. Una volta a Bordeaux creano la propria compagnia di négoce negli anni ’70 del secolo scorso. Acquisiscono questo château in un periodo in cui erano alla ricerca di un bianco per il mercato. Hanno rinnovato la cantina nel 2020.

Vigneto

In totale lo château conta su 46 ettari, di cui 9 dedicati alle varietà a bacca bianca. Tornando alle bacche rosse, la più coltivata è il Cabernet Sauvignon (55%) specie sul plateau, vicino alla cantina, dove c’è una prevalenza di ghiaia. Sempre sul plateau si trovano alcune parcelle di Petit Verdot (in totale 5%). Mentre il Merlot è messo a dimora su terreni argillosi le uve bianche (60% Sauvignon Blanc e 40% Sémillon) sono piantate sul lato destro dello château, per altro in una parcella molto antica, risalente alla fine dell’800, che di nome fa ‘Gratte Cap’. La media di età delle piante a bacca rossa è di 20 anni. Le più antiche invece risalgono agli anni ’80 del secolo scorso.

Cantina

Per il vino bianco pressano con il raspo, per questioni di pulizia e di controllo dei solfiti. Dopo un passaggio in acciaio il mosto finisce subito in barrique. Il processo produttivo procede senza malolattica, ma con batonage. Il legno nuovo impiegato in questa fase è del 25%, percentuale tuttavia relativa solo al Sémillon. Dopo un anno di legno (utilizzano 5 tonnellerie diverse) stabilizzazione in acciaio e poi imbottigliamento. Per il vino rosso utilizzano acciaio (22 serbatoi), poi legno da 7 tonnellerie, compresa una di Martillac. Meno di 14 mesi, con una percentuale di legno nuovo molto bassa (40%), per quanto riguarda la fase di affinamento.

Stile del Grand Vin di Château Latour Martillac

 

Bisogna fare un distinguo in base al colore. Il bianco di Château Latour Martillac sembra spesso piuttosto semplice da giovane. Teso e insieme cremoso dopo anni di bottiglia. Il vino rosso ha sempre un tratto floreale, insieme a una nota scura di cassis. I vini rossi sono diventati molto interessanti a partire dagli ultimi 15 anni.

 

Curiosità:

 

  • Il simbolo dello château è una leonessa stilizzata
  • I colori dell’etichetta sono quelli di un taccuino di appunti appartenuto da una uno dei proprietari dello château. Qui erano annotati tutti i vini bevuti nei pranzi di famiglia come si può vedere dalla foto
  • In un futuro molto prossimo produrranno un vino dalla sola parcella denominata Gratte Cap, come detto risalente alla fine dell’800

 

Annate migliori: 2009, 2010, 2016, 2018, 2019, 2020, 2021

 

Annate sottovalutate: 2014, 2017

 

Riassunto Château Latour Martillac

 

 

Comune: Martillac

Classificato sia per il rosso sia per il bianco nella classificazione di Pessac-Léognan

Proprietà: famiglia Kressmann

Secondo vino: Lagrave Martillac

Ettari vitati: 46 ha

In vigna: 40% Merlot, 55% Cabernet Sauvignon e 5%Petit Verdot. 60% Sauvignon Blanc e 40% Sémillon

 

 

Château Latour Martillac in Italia è distribuito da: Balan

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