Cailhou: l’arco di trionfo di Bordeaux

Marzo 14, 2020.Marco Tonelli.0 Likes.0 Comments

Una porta? Palo, nel senso, del quasi giusto, quasi goal. Quella di Cailhou, le origini del nome sono nebulose, è comunque considerata una porta, oltre che uno dei monumenti principali di Bordeaux. La si trova, dando le spalle alla Garonna, a sinistra della piazza della borsa.

Il monumento è antico, risale alla fine del 1400. Oggi si perde un po’ tra i palazzi, cresciuti di taglia, ma immagino la solennità della porta di Cailhou tra le case dell’epoca, probabilmente molto più basse. Anche oggi tuttavia questo monumento fa la sua porta figura. Niente fronzoli o eco da grandeur francese alla arco di trionfo sugli Champ Elysees. Qui si va sul solido, perché si celebra una vittoria. Ancora palo, perché se la celebrazione è corretta, la vittoria, quella, in pieno rinascimento, di re Carlo VIII Valois su una alleanza italiana tra Venezia e Milano, in realtà è un pareggio.

Re Carlo, vantando diritti di successione in quel di Napoli scese dalla Francia, conquistò il capoluogo campano, ma, nel risalire, si vide costretto a dare battaglia in quel di Fornovo, sul fiume Taro. Se vi fermate oggi da quelle parti non vi prendono a cannonate, ma vi offrono della culaccia, parente del Culatello, anche se la culaccia si distingue perché ha la cotenna. I due eserciti, quasi uguali per numero (circa 8000 ciascuno) si scontrarono e risolsero tutto in un’ora, con 3000 uomini in totale lasciati sul campo.

Con la stessa rapidità della battaglia Carlo tornò a casa, vantando la vittoria al pari dei suoi avversari; come nella politica, tutti vincitori. Per celebrare quella di Carlo VIII la città di Bordeaux gli costruì questo arco di trionfo. Una lapide in questo monumento ricorda il visitatore di buttare un occhio all’architrave. Fu proprio questo pezzo architettonico, anche se di un altro castello, che diede la morte al re che, nell’entrare a cavallo, tirò una tranvata all’architrave di pietra. Per visitare l’interno della porta di Cailhou vi occorrono pochi euro, addirittura zero per chi è in possesso della Bordeaux Métropole City Pass.

La si può visitare tutti i giorni. Occhio a fare foto, perché se l’immagine migliore si scatta stando in mezzo alla stradina che attraversa la porta (foto del nome della via), il rischio, nella migliore ipotesi un vaffa, è concreto, vista la passione per scooter, moto e monopattini elettrici dei bordolesi.

Ps. La foto che ritrae questa finestra l’ho fatta perché mi piaceva che anche qui si avesse l’usanza mediterranea di appendere i peperoncini per farli essiccare.

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