Château Malescot Saint-Exupery

Giugno 28, 2023.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Château Malescot Saint-Exupery

 

Lo château ha avuto a che fare con il famoso scrittore, quello del Piccolo Principe. Inoltre questo terzo cru di Margaux rappresenta un valido indirizzo per chi ama i bordeaux vecchio stile.

Storia

 

Nel centro del comune di Margaux nasce quest’azienda, che inizialmente rientra nelle disponibilità di una famiglia di notai, molto vicina al re. Sul finire del ‘600 ecco il nome dello château, visto che la proprietà è acquistata da Simon Malescot. La parte finale del nome di questa realtà, Saint-Exupery, arriva solo nel 1800. L’autore del racconto ‘Il Piccolo Principe’ è un discendente di questa famiglia. Altro nucleo familiare molto importante per questa realtà, è quello legato al cognome Fourcade. Saranno loro i responsabili di diverse acquisizioni di vigneti e di un’accurata mappatura degli stessi, per altro in forte anticipo con i tempi. Dagli anni ’50 la proprietà è di una famiglia di origini tedesche, gli Zuger, in passato proprietari di un altro 3 cru di Margaux.

Vigneti Château Malescot Saint-Exupery

 

28 ettari di cui 26,8 in produzione, in particolar modo individuabili nel comune di Margaux. La percentuale più rilevante riguarda il Cabernet Sauvignon (55%). A questa varietà si riferiscono anche le piante più vecchie, mentre in linea generale le viti hanno in media 45 anni di età. La densità è alta, con 10000 piante per ettaro. Nuovamente alta la variabilità dei terreni, anche se le matrici geologiche più presenti sono: ghiaia, argilla e calcare. La cura del vigneto è, come spesso accade a Bordeaux massima. Tuttavia la scelta di Château Malescot Saint-Exupery è quella di non vincolarsi a nessuna certificazione.

Cantina

 

Accanto allo château, per altro abitato dalla famiglia Zuger. L’interno è un mix tra nuovo e antico, con l’acciaio dei serbatoi a farla da padrone, per altro incastrati in una specie di armatura di legno proveniente dalla Russia e mai mosso da centinaia di anni. Sempre qui trovano posto alcuni serbatoi di cemento. Non c’è un ordine al momento della vendemmia i vari serbatoi sono riempiti seguendo ragioni determinate datempo e quantità. La fermentazione malolattica si effettua sia in serbatoio sia in barrique. Affinamento in barrique per 16-18 mesi con legno nuovo che, in alcune annate, arriva anche all’80%.

Stile del Grand Vin

 

Il primo vino impiega il 70% del raccolto. Lo stile, anche in annate difficoltose, sia calde sia piovose mantiene un rigore stilistico ben definito. Uno che in gioventù esprime le parti dure del vino non cercando di limarle. Questo permette al vino non solo di invecchiare molto bene ma di essere in grado di mostrare sempre una vera identità stilistica.

 

Annate migliori: 1996, 1999, 2009, 2015, 2016, 2019, 2020

Annate sottovalutate: 2001, 2017, 2013

 

Curiosità

 

  • La famiglia Zuger abita all’interno dello château
  • Uno dei segreti della costanza e dello stile dei vini di quest’azienda è dovuto al fatto di avere da oltre 25 sempre lo stesso staff. Questo assicura una forte conoscenza davvero intima tra terroir e uomo che lo trasforma.

Riassunto Château Malescot Saint-Exupery

 

 

Comune: Margaux

3 cru classificazione 1855

Proprietà: famiglia Zuger

Secondo vino: la Dame de Malescot

Ettari vitati: 28 ha

In vigna: 55% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot, 5% Petit Verdot

 

 

Château Malescot Saint-Exupery in Italia è distribuito da: Cuzziol Grandivini, Divinport, Pellegrini, Sarzi Amadé

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