Château Malescot Saint-Exupery
Lo château ha avuto a che fare con il famoso scrittore, quello del Piccolo Principe. Inoltre questo terzo cru di Margaux rappresenta un valido indirizzo per chi ama i bordeaux vecchio stile.
Lo château ha avuto a che fare con il famoso scrittore, quello del Piccolo Principe. Inoltre questo terzo cru di Margaux rappresenta un valido indirizzo per chi ama i bordeaux vecchio stile.
Nel centro del comune di Margaux nasce quest’azienda, che inizialmente rientra nelle disponibilità di una famiglia di notai, molto vicina al re. Sul finire del ‘600 ecco il nome dello château, visto che la proprietà è acquistata da Simon Malescot. La parte finale del nome di questa realtà, Saint-Exupery, arriva solo nel 1800. L’autore del racconto ‘Il Piccolo Principe’ è un discendente di questa famiglia. Altro nucleo familiare molto importante per questa realtà, è quello legato al cognome Fourcade. Saranno loro i responsabili di diverse acquisizioni di vigneti e di un’accurata mappatura degli stessi, per altro in forte anticipo con i tempi. Dagli anni ’50 la proprietà è di una famiglia di origini tedesche, gli Zuger, in passato proprietari di un altro 3 cru di Margaux.
28 ettari di cui 26,8 in produzione, in particolar modo individuabili nel comune di Margaux. La percentuale più rilevante riguarda il Cabernet Sauvignon (55%). A questa varietà si riferiscono anche le piante più vecchie, mentre in linea generale le viti hanno in media 45 anni di età. La densità è alta, con 10000 piante per ettaro. Nuovamente alta la variabilità dei terreni, anche se le matrici geologiche più presenti sono: ghiaia, argilla e calcare. La cura del vigneto è, come spesso accade a Bordeaux massima. Tuttavia la scelta di Château Malescot Saint-Exupery è quella di non vincolarsi a nessuna certificazione.
Accanto allo château, per altro abitato dalla famiglia Zuger. L’interno è un mix tra nuovo e antico, con l’acciaio dei serbatoi a farla da padrone, per altro incastrati in una specie di armatura di legno proveniente dalla Russia e mai mosso da centinaia di anni. Sempre qui trovano posto alcuni serbatoi di cemento. Non c’è un ordine al momento della vendemmia i vari serbatoi sono riempiti seguendo ragioni determinate datempo e quantità. La fermentazione malolattica si effettua sia in serbatoio sia in barrique. Affinamento in barrique per 16-18 mesi con legno nuovo che, in alcune annate, arriva anche all’80%.
Il primo vino impiega il 70% del raccolto. Lo stile, anche in annate difficoltose, sia calde sia piovose mantiene un rigore stilistico ben definito. Uno che in gioventù esprime le parti dure del vino non cercando di limarle. Questo permette al vino non solo di invecchiare molto bene ma di essere in grado di mostrare sempre una vera identità stilistica.
Annate migliori: 1996, 1999, 2009, 2015, 2016, 2019, 2020
Annate sottovalutate: 2001, 2017, 2013
Comune: Margaux
3 cru classificazione 1855
Proprietà: famiglia Zuger
Secondo vino: la Dame de Malescot
Ettari vitati: 28 ha
In vigna: 55% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot, 5% Petit Verdot
Château Malescot Saint-Exupery in Italia è distribuito da: Cuzziol Grandivini, Divinport, Pellegrini, Sarzi Amadé
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