Château Rauzan-Ségla passato e presente

Château Rauzan–Ségla è un secondo cru (second growth) di Margaux nella classificazione del 1855. All’interno di questa classificazione, anche all’interno della stessa categoria, non si segue l’ordine alfabetico ma quello di –chiamiamolo così- bontà. Tra i secondi cru Château Rauzan–Ségla occupa la prima posizione. Siamo perciò ai piani alti, in quanto a qualità. Da dove arriva quella di Château Rauzan–Ségla? Dal passato, per la precisione quello degli esordi, e dal presente. Partendo dall’inizio la storia di Château Rauzan–Ségla comincia con Pierre de Mesures de Rauzan (fondatore dello château), nella seconda metà del 1600. Trattasi di un manico della location perfetta, almeno in rapporto alle piante. Sceglie quella relativa alle parcelle di Château Rauzan–Ségla, avendo già maturato esperienza con il parco vitato di Pichon Longueville Comtesse de Lalande e Pichon Longueville Baron, entrambi a Pauillac. Poi l’oggi, con in mezzo alti e bassi, in cui gli alti non sono certo al livello di quelli di oggi. Il presente di Château Rauzan–Ségla comincia nel 1994. Questa data coincide con la proprietà da parte della famiglia Wertheimer, possessori di altri marchi di stile. I Nomi? Chanel in senso assoluto, Château Canon, a Saint-Émilion, rispetto a uno stile considerato dal punto di vista vino.

Anche nel vino bisogna sapersi distinguere

Come detto il luogo in passato è scelto con cura dal fondatore di Château Rauzan–Ségla. Che il luogo è giusto se ne è accorta anche la nuova proprietà, tanto che, all’inizio degli anni 2000, ha deciso di comprare altri ettari, sempre da queste parti, facendo aumentare il numero di ettari nella disponibilità dello château. Oggi Château Rauzan–Ségla è a quota 72. Oltre  questo la proprietà ha voluto una sempre migliore gestione del vigneti, compreso un aumento della propria coscienza ‘green’. Anche da qui passa la ritrovata qualità dei vini di Château Rauzan–Ségla. La prevalenza nell’uvaggio va al Cabernet Sauvignon. Il vitigno è suddiviso tra le migliori parcelle aziendali, in gran parte piantate su ghiaia, sia profonda sia più superficiale e fine. Questo in parte determina la complessità dei vini di Château Rauzan–Ségla. per capire meglio da dove arriva questa qualità vi beccate un po’ di geografia, prometto poca, relativa alla collocazione dei vigneti aziendali.

Geografia dei vigneti di Rauzan-Ségla

Château Rauzan–Ségla divide i propri vigneti in tre blocchi, chiamati terrazze. Qui sono piantati in ordine di presenza: Cabernet Sauvignon (oltre 60%), Merlot, Petit Verdot e Cabernet Franc (un tempo queste due varietà toccavano quasi il 5% oggi, insieme, arrivano al 2%). Posto lo château al centro, a sinistra abbiamo ghiaia più fine. Qui ‘abitano’ Cabernet Sauvignon, Merlot, in parti quasi uguali e Cabernet Franc. A sud est con ghiaia che va più in profondità più Cabernet Sauvignon, in misura minore Merlot e Cabernet Franc (circa 1% totale).Più ci sia allontana da Château Rauzan–Ségla e più ci sia avvicina al fiume Gironda e più  i terreni diventano pesanti e argillosi. Con l’arrivo del nuovo tecnico Nicolas Audebert, come detto, l’approccio ‘organic’ aumenta, toccando dal 2018 la totalità degli ettari aziendali.

Cantina si rifà il look, ma sempre con stile

Il classico è spesso un’innovazione del passato che ha funzionato. Allora perché cambiarlo. Così fa anche in vinificazione Château Rauzan–Ségla. Roba semplice, senza macerazione a freddo, perché l’eleganza quasi mai passa dalle forzature e dall’estrazione. La cantina, da poco rinnovata, sceglie il pratico acciaio come materiale per la vinificazione.Qui ci sono 60 serbatoi con capacità diverse che vanno da 3,5 hl fino a 150 hl. Tanta varietà anche in fatto di affinamento, con 7 tonnellerie diverse, in gran parte domiciliate nel bordolese, per le barriques. Non si esagera mai con il legno nuovo, al massimo per 18 mesi, al massimo per un 60%-70% della massa. Con l’arrivo della nuova proprietà il nome dello château cambia leggermente. Si passa da Rausan a Rauzan, come si vede specie sulle etichette delle vecchie bottiglie. Nel 1989 nasce il secondo vino che prende il nome di Ségla. E’ ottenuto da piante più giovani, collocate su parcelle più distanti dallo château. Per la vinificazione di questo secondo vino vale la regola: ricetta che vince non si cambia. Il Ségla riposa per circa un anno in legno nuovo per un massimo del 25%.

Lo stile: oggi

Il titolo è dovuto al  fatto che negli anni ’70 e ’80 i vini hanno avuto qualche passaggio a vuoto. Tutto passato, in tutti i sensi. Oggi il primo vino sa mescolare il carattere elegante e molto approcciabile, anche in giovane età, dei grandi châteaux di Margaux, con una certa ricchezza. Una generosità che si manifesta anche con pochissimi anni di bottiglia, sempre abbinato a una complessità da campionato. Questo fa del primo vino un’etichetta per tutti quelli che si affacciano a Bordeaux, non volendo rimanere disorientati da tannini troppo potenti e vini non ancora pienamente espressivi. La tenuta nel tempo? Buona, anche in millesimi non proprio, almeno su carta, da top. Il secondo vino? Buona anche qui la complessità, che si muove spesso su un registro più floreale-fruttato. Quello che più apprezzo della gamma è tuttavia la coerenza tra le due etichette. Si capisce che arrivano dallo stesso territorio e dalla stessa mano, mostrando tuttavia un diverso tenore espressivo. Nel secondo vino ci trovate alcuni aspetti del primo, mentre in quest’ultimo ci trovate tutto il resto……..e forse molto di più.

 

Château Rauzan–Ségla

Comune: Margaux

Secondo cru (second growth) secondo la classificazione del 1855

Consulente esterno: Eric Boissenot

Direttore tecnico: Nicolas Audebert

Secondo vino: Ségla in passato il secondo vino si chiamava Lamouroux

Ettari vitati: 72

In vigna: oltre 62% Cabernet Sauvignon, 38% Merlot, 1% Petit Verdot, 1% Cabernet Franc. Le piante hanno in media 35 anni di età.

Curiosità: L’etichetta del primo vino in annata 2009 è stata disegnata personalmente dall’ex direttore creativo di Chanel Karl Lagerfeld.

I vini di Château Rauzan–Ségla in italia sono distribuiti da Sarzi Amadé e Divinport

Categories: Bordeaux, Château, Margaux

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