Château Giscours vino
Annate
Château Giscours 2015
92/100
92+/100 in abbinamento
Château Giscours 2010
94+/100
95/100 in abbinamento
Château Goscours 1975
90/100 bevuto nel 2020
93/100 in abbinamento
Comune Margaux
Uvaggio Cabernet Sauvignon per il 60% poi, in ordine d’importanza Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. Al solito andate a visitare il sito dell’azienda, quello di Giscours è molto preciso e pure bello, per i dettagli percentuali delle varie annate
Affinamento in legno per massimo 18 mesi con barrique, metà nuove e metà di primo passaggio
Abbinamento: rognoni con senape in grani e alle erbe, piatti del 2020 del Ristorante Grassilli (Bologna)
Se fosse……..
Se il primo vino di Château Giscours fosse qualcosa d’altro e non un vino. sarebbe: l’incredibile Hulk.
Non si tratta solo di forza, come quello che il vino esprime in annate potenti, ma del fatto che il personaggio marvel sia sempre in bilico tra forza del supereroe e natura umana; quest’ultima peraltro un po’ tormentata, come accaduto allo château durante i secoli.
Château Giscours vino abbinamento
Abbinamento: Rognone con senape per le annate giovani e rognone con le erbe per quelli più vecchi (ristorante Grassilli Bologna)
Il rognone è il rene dell’animale. Il ristorante Grassilli utilizza quelli di vitello. Il locale ha una forte influenza classica francese, mescolata a piatti di tradizione bolognese (tagliatelle & co). La Francia che tutti mangiamo e lodiamo quando andiamo da quelle parti, qui è proposta con fedeltà di realizzazione e di sapori.
Annate Château Giscours Vino
2015: annata ottima, potente, con frutto bello nitido, liquirizia, rabarbaro. Qui il tannino potente e l’acidità fruttata mitigano il sapore del rognone e la sua grassezza, ingolosita anche dall’utilizzo di crema di latte, aggiunta alla senape per realizzare la salsa di questo piatto.
2010: vino ancora massiccio ma non ciccio, figlio di un’annata generosa. Il frutto è scuro e succoso, mentre la speziatura è dettagliata, anche se molto potente. Non di si tratta qui di dolcezza di legno, ma di piccantezze balsamiche, come potrebbero essere quelle di chiodo di garofano e anice stellato. La 2010, ad oggi, risulta ideale a compensare la verve della senape in grani.
1975: annata buona, forse anche qualcosa in più, degli anni ’70. Bevuto sul finale del 2020 il vino mostra ancora una bella parte fruttata, con succo e polpa ben mescolati, senza tuttavia cedere a tentazioni morbide di confettura. Delicatezze, da media bocca in poi, di grafite. Il rognone qui diventa alle erbe aromatiche. Le stesse, timo e rosmarino su tutte, che determinano la chiusura del vino, insieme a una sensazione di legno di cedro.
Il ristorante Grassilli è in pieno centro a Bologna, quasi ai piedi di uno dei monumenti della città: le due torri. Non ci sono Bordeaux in carta, ma se all’atto di prenotazione chiedete con gentilezza, potrete portare una bottiglia di Château Giscours per provare l’abbinamento. Una volta seduti al ristoranti Grassilli ordinate una bollicina del territorio dalla carta del ristorante in attesa dell’apertura del vino di Château Giscours e , magari, di un piatto di tortellini in brodo, qui tra i migliori della città.
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