En Primeurs 2020: i bianchi
Se la tipologia di vino cui fa riferimento il titolo è chiara bisogna far chiarezza su cosa sono le En Primeurs. La parola letteralmente significa letteralmente ‘in anteprima’. Attenzione non si tratta dell’ultima sul mercato ma, visto che parlo di anteprime, dovete pensare che i vini oggetto di questa degustazione sono campioni di botte. I vini rossi oggetto delle anteprime in molti casi andranno sul mercato almeno due anni dopo questa modalità di assaggio.
En Primeurs quando si svolge
Di solito l’assaggio dei vini in anteprima si svolge a Bordeaux spesso all’interno degli châteaux nel mese di aprile. Per poter partecipare bisogna essere acquirenti, importatori, giornalisti e in alcuni casi, rari, clienti privati, ma a patto di rientrare nella categoria di quelli ‘pesanti’. Tutto avviene solo su invito. Questo è quello che capitava prima del Covid-19. In questo pazzo anno l’Union des Grands Crus di Bordeaux ha organizzato assaggi itineranti in ogni angolo della terra. Alcuni Nègociants hanno organizzato delle degustazioni specifiche. Un Nègociant molto famoso, tra i primi 5 a Bordeaux, ha organizzato una tappa italiana per gli assaggi della 2020.
En Primeurs 2020 Grand Chais de France
Grand Chais de France, importante marchio di proprietà della famiglia Elfrich, opera su 10 territori del vino, in Francia e non solo. Oltre al lato produttivo il gruppo possiede anche un’attività di négoce, quindi di vendita, con il nome di Crus et Domaines de France. Il ramo italiano di quest’azienda, guidato dalla country manager Romina Romano, mi ha permesso di assaggiare oltre 70 Bordeaux, sia bianchi sia rossi, tutti dell’annata 2020.
Annata 2020 a Bordeaux
Nell’annata 2020 la primavera è stata parecchio piovosa. La pioggia nei mesi di marzo, aprile e maggio ha avuto un’intensità superiore agli stessi mesi di quell’arco temporale che va dal 2009 al 2020. Di seguito c’è stato sole, ma ci sono stati anche 54 giorni di siccità. Una condizione simile, anche se nella 2020 c’è stata sia più pioggia sia più secco, si è verificata durante l’eccellente 2016. Ci può stare il paragone con la 2016? Personalmente direi quasi. Le condizioni estreme, sia quelle di pioggia sia di secco, sono state più evidenti della 2020 che alla fine, anche in un assaggio abbondante ma non completo, hanno evidenziato una qualità meno uniforme della 2016.
En Primerus Bordeaux bianchi 2020 chi sale
94/100 Château Pape Clement Blanc: meno legno del solito, già molto armonico e complesso. Non manca di beva. Il migliore tra i bianchi degustati.
93+/100 Château Smith Haut Lafitte Blanc: frutto e spezie in bell’equilibrio. Nota sapida nel finale. Qualche eccesso di legno gli toglie il gradino alto del podio.
93/100 Domaine de Chevalier: già molto buono, strano per un vino che solitamente da giovane si mostra spesso tutto d’un pezzo, impiegando molto tempo a svelare tutta la sua classe. Un aspetto, questo che vi ho appena detto, da considerare durante la maturazione del vino in bottiglia.
92/100 Château Malartic Lagraviere Blanc: l’ossatura del vino è basata sul Sauvignon Blanc. Si avverte per un tratto balsamico e verde che, ad oggi, stride rispetto a una parte boisée, ancora poco amalgamata; ma ci sta, in virtù della giovane età. Il vino non manca tuttavia di complessità fruttata, agrumata ed esotica insieme.
Menzione d’onore anche se sotto i 90 punti, ma neanche poi di tanto, per Les Arums de Lagrange, vino bianco di Château Lagrange fatto a Saint Julien.
En Primeurs Bordeaux bianchi 2020 chi scende
La risposta è forse nessuno. Forse l’unico neo, vista la grande qualità spesso espressa, direi il bianco di Château Latour Martillac, che comunque si guadagna un punteggio sopra i 90 punti.
90+/100 Château Latour Martillac Blanc: in passato, pre-II guerra mondiale, facevano più bianco che rosso. Il bianco oggi prevede una quota alta di Sémillon. In bocca la struttura c’è, ma poi si affievolisce parecchio da media bocca in avanti. Poca lunghezza post assaggio.
Il report sulla 2020 proseguirà a breve con i rossi…….state sintonizzati
Add comment