Château Calon Ségur dove è

In mezzo a quel mare di vigna che è Saint-Éstephe questo château si distingue per un muro. Château Canon Ségur è uno dei 4 châteaux, modalità  trivial pursuit on, ad essere cinte da mura. Per conoscere le altre dovete continuare a leggere i post social e i reportage di Bordeauxgraphy. I muri, di solito, si usano per proteggere qualcosa di prezioso. Château Calon Ségur è infatti molto prezioso, specie in rapporto alla sua storia.

Storia

Château Calon Ségur  è una delle aziende più antiche i tutto il Médoc. Si comincia dai romani e si prosegue sino all’inizio del ‘700, Nicolas-Alexandre de Ségur è stato nipote di Jeanne de Gasq, moglie di Jacques de Sègur (i predecessori del generale Palmer di quello che sarà poi Château Palmer). Nicolas-Alexandre chiamato anche principe della vigna, all’epoca è stato proprietario anche di Château Lafite, Château Latour. Château Calon Ségur rimarrà sempre nel cuore, come testimonia ancora quello che è presente nelle etichette del primo vino dello château. Quanto è stato innamorato di questo château Nicolas-Alexandre de Ségur? Parecchio visto questa frase a lui attribuita: “faccio i miei vini a Lafite e Latour, ma il mio cuore è a Calon”. Arriva la classificazione del 1855 e Château Calon Ségur  si becca la qualifica di 3 cru.

Vigneto Château Calon Ségur

 

55 ettari, ma 48 in produzione. Di recente (seconda decade degli anni 2000) hanno reimpiantato parecchio da selezione massale. Le piante in media sono perciò piuttosto giovani, circa 20 anni, anche se ci sono viti più vecchie, messe a dimora negli anni ’40 e ’60. La prevalenza varietale in vigneto è dominio del v. Percentuale che probabilmente nei prossimi anni andrà a crescere per ragioni di scelta aziendale e di cambiamenti climatici. Il resto è un 35% di Merlot (per un periodo la percentuale è stata molto più alta) e piccoli saldi di Cabernet Franc e Petit Verdot. I suoli sono un mix di ghiaia in superficie e differenti tipi di argilla, tra cui una specia rara, chiamata lacustrine (traducibile con lacustre), della caratteristica colorazione nera. Il sottosuolo più profondo è caratterizzato da ghiaia ricca di ferro. Château Calon Ségur per ora non mira al biologico, attenendosi piuttosto a un più ragionevole, e ragionato, approccio poco invasivo comunque meritevole della classificazione HVE3 (alto valore ambientale dove 3 è il massimo livello di questa certificazione). Tutte le operazione di vendemmia, non da poco visti gli ettari, sono qui realizzate a mano. Cosa non comune a Bordeaux specie per tutti gli ettari di vigneto.

Cantina

Fatta e rifatta, da poco. La prima viene costruita nel 2016, poi distrutta e ricostruita oggi. La struttura prevede 75 serbatoi di acciaio, entro i quali le uve cadono per gravità, permettendo vinificazioni molto piccole e dettagliate. La ricetta del primo vino di Château Calon Ségur prevede fermentazioni a freddo di 3 giorni, quelle alcoliche molto delicate (lieviti selezionati) con rimontaggi, pochi, e fermentazione malolattica in acciaio (in totale 3 settimane di lavoro). Esiste un sistema di tracciamento per cui dall’arrivo in cantina fino alla bottiglia si riesce a sapere l’esatto percorso di ogni singola parcella in ogni fase di lavorazione.

Affinamento

 

Il percorso dei visitatori dalla cantina ad una delle sale di affinamento passa, dopo un passaggio dalla biblioteca con le vecchie annate e dopo una scala a chiocciola da una grande botte che si apre su una distesa di barrique. Qui riposano i vini, la seconda etichetta ovviamente per meno tempo, di Château Calon Ségur. Andando con ordine il primo vino rimane in legno, solo nuovo, per circa 20 mesi. Il secondo vino, chiamato Le Marquis de Calon Ségur, rimane per 17 mesi in legno, di cui 1/3 nuovo.

Curiosità Château Calon Ségur

 

Direi 2. Sicuramente il muro che per anni ha creato una barriera, specie visiva, ha finito per creare una sorta di mistero o quanto meno di curiosità rispetto a quello che accadeva nello château. Roba d’altri tempi pensando che oggi con i social la tendenza è quella alla sovraesposizione, ma qui a Bordeaux –si sa- si applica il metro della classe e non della moda. Il secondo? In alcune annate il primo vino è composto addirittura dal 90% tra i due Cabernet.

 

Stile vini

 

Dire classico sarebbe dire poco, oltre che banale. Diciamo che qui si rispetta, grazie anche a un enologo e a un consulente esterno (i nomi li trovate di nel riassunto finale) molto capaci, la tradizione. Quella dello château ma in speciale modo quella del luogo: Saint-Éstephe. I vini sono perciò molto lenti ad esprimere il loro potenziale. Forse in annate calde la trama del ‘racconto’ dei vini dello château è –forse- più diretta. Sono perciò vini da invecchiamento. Oltre a questo, secondo me, saranno vini sempre migliori, visto il recente programma di reimpianto , che ,ad oggi, lascia una media delle vigne piuttosto giovane.

Riassunto

 

Comune: Saint-Éstephe

3 Cru 1855

Enologo interno: Vincent Millet

Consulente esterno: Eric Boissenot

Secondo vino: Le Marquis de Calon Ségur

Ettari vitati: 48

In vigna: Cabernet Sauvignon (60%), Merlot (31%), Cabernet Franc (7%) e Petit Verdot (2%). Le piante hanno circa 20 anni di età.

 

 

In Italia i vini di Château Calon Ségur sono importati da: Sarzi Amadé e Pellegrini Spa

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