Château Léoville Poyferré

Ottobre 28, 2022.Marco Tonelli.1 Like.0 Comments

Storia Château Léoville Poyferré

Di là dalla strada

Lo château è di fronte all’entrata di Château Léoville las Cases, proprio di là dalla strada. Pochi metri li dividono due concetti di vino invece fanno sì che le due aziende abbiano radici comuni, ma concezioni differenti anche se mai diametralmente opposte. Gli ettari di Château Léoville Poyferré sono 80. La storia comincia con un unico château poi diviso nel 1840. Château Léoville Poyferré cresce sotto la proprietà di Armande Lalande, personaggio influente della politica girondina, per altro uno dei  primi a comprendere le potenzialità dei terreni di château Moulin Riche. Oggi proprio Moulin Riche e Château Léoville Poyferré appartengono, sin dagli anni ’20 del secolo scorso, alla famiglia Cuvelier. Château Léoville Poyferré nella classificazione del 1855 è considerato un secondo cru (second growth).

Château

 

In realtà non ce ne è uno solo. La struttura storica di Château Léoville Poyferré è in realtà parte di Château Léoville las Cases. Come si distinguono le due parti. Guardando dal cortile di accesso dello di Las Cases la parte di Château Léoville Poyferré ha le finestre chiuse, di contro l’altra château le ha aperte. Dalla parte opposta della strada invece c’è la struttura di accoglienza, la sala di degustazione ma soprattutto i locali di affinamento dello château.

Vigneto

 

I terreni che appartengono a quest’azienda sono di diversi. Ghiaia profonda sia dietro la struttura nuova, per intenderci quelli della cantina di affinamento, sia in parte affacciati sulla Gironda, quindi di fronte allo château. Le altre due superfici sono caratterizzate da sabbia e sabbia ghiaiosa, sempre alle spalle della struttura nuova. Ovviamente queste ultime due tipologie di terreni in profondità prevedono la presenza di argilla. In vigna la prevalenza percentuale va ovviamente, come quasi sempre accade sulla riva sinistra, al Cabernet Sauvignon (circa un 60% ) poi Merlot per circa un 30% e di seguito Petit Verdot e Cabernet Franc. L’età media delle piante si aggira sui 35-40 anni di età. La vigna più vecchia, si tratta di Merlot, risale tuttavia agli anni ’40. Forse a seguito del riscaldamento globale la scelta del team agronomico porterà ad un incremento del Cabernet Franc.

Cantina

 

Locali molto semplici, abbondante presenza di acciaio. In passato la scelta dei materiali è stata più variegata, compreso legno grande. Oggi la regola qui è: una parcella, un serbatoio. Per il resto, parlo del primo vino dello château, macerazione a freddo per estrarre i profumi, anche quelli più delicati di viola e quell’intenso bouquet fruttato che è un po’ la cifra espressiva del primo vino di quest’azienda. Ancora rimontaggi per una settimana circa. Malolattica in barrique, scelta sposata ormai da tantissimi anni, più o meno da quando, 1994, hanno scelto Michel Rolland come loro consulente. Grazie a questa scelta produttivoa il vino risulta più approcciabile, sin da giovane. Per quanto riguarda l’affinamento Château Léoville Poyferré è chiamato scherzosamente il guru della barrique. Hanno infatti un numero molto elevato di bottai che costruiscono per l’azienda barrique con diversi gradi di tostatura del legno o differenti spessori delle doghe. In totale qui si utilizzano 15 produttori differenti di botti. L’affinamento medio per il primo vino si aggira sui 18 mesi, con una percentuale di legno nuovo dell’85%.

Secondo vino di château Léoville Poyferré e Château Moulin Riche

 

Il primo vino di Moulin Riche (20 ha alle spalle di Château Léoville Poyferré) fino al 2009 era considerato per certi versi il secondo vino di Château Léoville Poyferré. In realtà è una diversa espressione del terroir attorno allo château. Motivo? Più di uno in realtà. In particolare Moulin Riche ha i vigneti, dominati da argilla scura e presenza abbondante di Petit Verdot nel blend. Inoltre il vino di Château Moulin Riche si basa, negli ultimi decenni, su un blend a prevalenza Cabernet Sauvignon (vinificato in acciaio e affinato con percentuale di legno nuovo). Infine il secondo vino di château Léoville Poyferré, ottenuto da piante giovani e da un affinamento meno prolungato, nel tempo ha avuto diversi nomi: Connectable du Poyferré, Pavillon de Poyferré e Pavillon de Léoville Poyferré come si chiama attualmente.

Stile del vino di Château Léoville Poyferré

 

Setoso, voluttuoso, ricco di materia, ma a suo modo scorrevole. Grandissima capacità di abbinamento a tavola, regge quasi tutto. Secondo me uno dei bordeaux a base Cabernet Sauvignon che meglio si abbina sia al cioccolato sia al sigaro, meglio se caraibico e cubano nello specifico.

 

Annate

 

In generale come vedete dalle scelte che ho fatto lo château ha sicuramente incrementato la propria qualità produttiva con millesimi sempre più buoni a partire dalla prima parte degli anni 2000.

 

Annate migliori: 1982, 1983, 1990, 1996, 2000, 2001, 2003, 2005, 2009, 2010, 2015, 2016, 2020, 2021.

 

Annate sottovalutate: 2008, 2014

Curiosità su Château Léoville Poyferré:

  • La famiglia Cuvelier ha dovuto investire per anni specie in vigneto. L’intuizione per gli investimenti in vigna di Didier Cuvelier che per anni reinvestì i guadagni dello château in migliorie, rinunciando per molto tempo alla redistribuzione dei dividendi
  • Bottiglia commemorativa annata 2020 per celebrare i 100 della famiglia Cuvelier presso questo château
  • Etichetta come un negativo della foto in alcuni vini
  • Sperimentazione con anfore italiane. La marca? Tava 
  • All’interno del complesso che ospita la sala di degustazione c’è una stanza in cui vengono lasciate le dediche sul muro da coloro che hanno visitato lo château

 

 

Riassunto Château Léoville Poyferré

 

Comune: Saint Julien

Second Growth – secondo cru 1855

Proprietà: famiglia Cuvelier

Direttore: Sara Lecompte Cuvelier (nella foto)

Consulente esterno: Michel Rolland

Secondo vino: Pavillon de Léoville Poyferré

Ettari vitati: 80

In vigna: Cabernet Sauvignon (60%), Merlot (30%), Cabernet Franc (5%), petit Verdot (5%). Le piante hanno in media poco meno di 40 anni di età.

 

 

In Italia i vini Château Léoville Poyferré: Sarzi Amadé, Pellegrini, Ghilardi Selezioni, Vino & Design, Partesa.

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