Château Batailley
Château Batailley ha una storia dietro di sé. Una fatta di battaglie e di una divisione, per altro piuttosto recente.
Batailley sta per battaglia. Quella svoltasi durante la guerra dei 100 anni che risale al 1300 e che durò, ovviamente con molte pause, per un periodo così lungo, sino a prendere questo nome. Nel 1855 si guadagnano la qualifica di 5 cru. Dalla fondazione dell’azienda qui i proprietari sono stati in prevalenza négociants, aspetto ancora oggi immutato visto che alla guida dello château ci sono i Castejà con il loro négoce Borie Manou.
Qui si produce vino, tutta roba testimoniata sin dal XVII secolo. Geologicamente parlando i 60 ha di vigneto sono caratterizzati da un mix di ghiaia, argilla e, solo in parte, sabbia. Il vigneto dello château è praticamente in un corpo unico. Le piante hanno in media 40 anni.
Molto semplice nei materiali e nei locali che li ospitano, per altro rinnovati da una dozzina da quasi una ventina di anni. Acciaio in vinificazione, un serbatoio per parcella, con malolattica sempre svolta nello stesso materiale. In affinamento la semplicità dell’iter non abbandona il savoir faire dello château quindi 12 mesi di barriques di cui poco più della metà nuove.
Molto migliorato negli ultimi 15 anni. In bocca è rigoroso nel gusto e nella trama tannica. Bordeaux affidabile che sa rappresentare bene il terroir.
Annate migliori: 1989, 1990, 2005, 2009, 2010, 2015, 2016, 2019, 2020
Annate sottovalutate: 2014, 2017
Comune: Pauillac
5 cru classificazione 1855
Proprietà: famiglia Castejà
Secondo vino: Le Lion de Batailley
Ettari vitati: 60 ha
In vigna: 70% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot e 5% Cabernet Franc
La famiglia Castejà ha diversi château tra cui Château Trottevieille a Saint-Émilion
Château Batailley in Italia è distribuito da: Pellegrini
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