Château Canon 1982

Canon le bon. Anche parecchio, ma non è sempre stato così. In fondo è giusto che un’azienda abbia un proprio percorso. L’importante è che sia in ascesa, in questo caso per giunta costante. Château Canon (Premier Grand Cru Classé B) si trova proprio sul plateau di Saint-Émilion. Dello château ve ne ho parlato qui.

Annata 1982

Annata abbondante, calda anche, buona, addirittura buonissima, ma non ovunque. In generale è considerata un’annata tra le migliori, forse anche di sempre. Caldo e sole sono le chiavi di quest’annata. Molto caldo ha voluto dire vendemmia leggermente anticipata, per evitare ‘cotture’ degli acini. In alcuni casi il caldo dell’annata sommato a una raccolta non proprio lampo, ha portato alcuni vini, anche in epoca pre-riscaldamento globale, a mostrare in etichetta 14,5 gradi alcol. A questo aggiungete che la riva destra ha il Merlot come varietà prevalente nell’uvaggio. Non il massimo visto che quest’uva, in generale, ha bassi tenori di acidità (l’acidità è uno dei fattori che insieme ad alcol e tannino, per citare due aspetti, contribuisce a far ‘durare’ i vini nel tempo).

Château Canon 1982

Nell’uvaggio di questa etichetta è presente quasi il 55% di Merlot, completato da Cabernet Franc. Qui siamo di fronte a un Premier Grand Cru Classé B, quindi ai piani alti della classificazione dei vini di Saint-Émilion. Oltre a questo Château Canon si trova in questa posizione sin dal lontano 1969. Prima vi parlavo di ascesa qualitativa. Quella di quest’azienda coincide proprio con gli anni ’80. Per darvi un’idea vi dico subito il punteggio che questo vino, secondo me, merita 95/100. É molto visto che non amo esagerare anche per creare tra i vari assaggi un reale gap che permette a chi legge di capire quanto scarto ci sia tra un vino e l’altro.

Punteggio alto, servizio rocambolesco

Davvero stupefacente il punteggio non tanto alla luce del valore dell’azienda e dell’annata, come scritto qualche riga più in alto molto buone, ma rispetto alla rocambolesca gestione dell’apertura e del servizio, specie di un vino non vecchio, stiamo parlando sempre di un bordeaux, ma comunque non giovane. Il vino si fa un viaggio in auto al fresco, ma non in condizioni ottimali per poi essere aperto prima del consumo (ore 20,30), un’ora prima. Con dita incrociate lo sbatto nel decanter. Orrore diranno molti. Forse anche io lo avrei detto. In questo caso funziona. Dopo un’oretta in decanter, apertura di profumi sontuosa e dirompente. Frutta scura, tutta –parlo di varietà- e più vera del vero. Poi liquirizia, menta, una nuances sempre balsamica, ma più dolce, di anice stellato. In bocca domina il frutto, nuovamente nero e sorprendentemente fresco. Pochi terziari mostrano un vino che nonostante gli anni ne avrà ancora molti davanti. Molta acidità in bocca, corpo da mannequin e tannino che è più  morbido di un peluche.

Abbinamento con Château Canon 1982

In abbinamento guadagna qualche punto con l’animella della Trattoria da Amerigo (per me uno dei migliori abbinamenti con i vini di Château Canon come scritto qui), ma questo 1982 sta alla grande anche con il pesce. Persino con un’anguilla alla brace. Rosso con pesce? Certo se, come in questo caso, fa 12,5° l’acidità è pimpante, il tannino una coccola e la complessità vola alta.

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