Introduzione anteprima Bordeaux 2023

Finita l’anteprima dell’annata 2023 cominciano i giudizi e le compere.

Annata

Partendo dall’annata diciamo che la quantità c’è anche se con un -20-30%. La colpa? Come sempre mai da una sola parte. Meno vino specie se consideriamo il quinquennio 1991-1995, in cui la produzione è stata di 537 milioni di litri contro i 390 litri degli ultimi tre anni. A questo si sono aggiunti in questa 2023 alcuni contrattempi, su tutti la peronospora. Ben il 90% di tutta l’area del bordolese è stata colpita da questa infezione, più diffusa ad inizio stagione e favorita da condizioni di temperature miti e qualche pioggia. Alla fine meno uva, la resa è stata di 37 hl/ha, ma di qualità. La produzione totale ha visto una decisa prevalenza dei rossi (83%). I bianchi? in costante crescita (11%), merito del riscaldamento globale -per una volta da intendersi in positivo- ma anche della domanda del pubblico, che preferisce sempre di più questa tipologia. Dopo i numeri ecco i sapori e i giudizi su rive e relativi châteaux.

Riva destra anteprima 2023

Critica: gli ha affidato la palma dell’area migliore, con Saint-Émilion sugli scudi. Grandi lodi al Merlot e alla sua prontezza. Anche Pomerol, specie sulle aziende al confine con Saint-Émilion si è vista assegnare diversi 100/100

Migliori châteaux secondo Bordeauxgraphy: Sicuramente in un contesto di vini che ancora si dovrebbero ‘fare’, il Merlot risulta più approcciabile, specie in questa fase. La grande amalgama di molti vini, sia a Pomerol sia a Saint-Émilion, mi lascia qualche perplessità sulla tenuta, anche se d’altro canto un vino in equilibrio è più facile che invecchi, anche per molti anni, con lo stesso mood.

Château migliori a Saint-Émilion: Château Ausone e Château Cheval Blanc per chi può spendere, Château Pavie Macquin per chi cerca la qualità, piuttosto altina, a un prezzo giusto.

Château migliori a Pomerol: Château le Pin, azienda che abbina qualità a una reperibilità da super nicchia

Riva sinistra

Critica: tanti complimenti, specie ai grandi.

Migliori châteaux secondo me: La quota più alta di Cabernet Sauvignon rende i vini molto più nervosi, anche se comunque ‘leggibili’ rispetto a caratteristiche, comunque fortemente presenti nei vini, come freschezza e tannino vigoroso ma non verde. I vini della riva sinistra sono molto più simili all’idea, personale, di un vino che si a 2/3 di un proprio percorso di definizione.

Château migliori a Saint-Estephe: Château Montrose…..tra i migliori in assoluto di tutto il Médoc.

Château migliori a Pauillac: Château Latour, anche se verrà rilasciato molto più avanti visto che è appena uscito sul mercato il 2017 e non è ancora uscita la 2016. Château Pontet-Canet e Château Pichon Comtesse de Lalande; qust’ultimo difficile da leggere fino in fondo ma proprio per questo sarà un vino da lungo invecchiamento, conoscendo anche le potenzialità dello château.

Château migliori a Saint-Julien: area molto coesa, verso l’alto parlando di qualità. Le punte di diamante vanno da Léoville Barton e Talbot, per chi ama il rigore quasi austero, a Château Branaire Ducru, per chi preferisce un Bordeaux già più disponibile ma al tempo stesso complesso. Sempre fuori categoria Ducru Beaucaillou e Léoville Las Cases.

Pessac-Léognan: Assaggi non completi per dirvi realmente cosa ne penso. Non si parla per sentito dire….

Anteprima Bordeaux Bianchi

Menzione, tra i bianchi, per Cos d’Estournel Blanc 2023: da un blend di Sauvignon Blanc (70%) e Sémillon (30%) un vino che mescola le migliori tipicità, specie quelle fruttate del Sauvignon, ma senza crudezze verdi. Non manca la tipica cremosità lievemente speziata del Sémillon vinificato in barrique.

2023 Annata da comprare?

Senza dubbio sì. Il motivo? Più di uno, ma ne bastano due per convincere chiunque. La qualità innanzitutto. In seconda battuta il prezzo con riduzioni anche sui grandi, per intenderci i premier cru, che in alcuni casi sfiorano il 40%. Se a questo aggiungiamo che i vini sono, come detto, piuttosto pronti, non costringendovi ad attendere se da un Bordeaux cercate soprattutto il frutto.

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